
Se da una parte il mondo si sta chiudendo all’idea conservatrice bianca patriarcale (vedi le nuove leggi contro l’aborto negli USA, una volta terra della LIBERTA’) dall’altra abbiamo finalmente una piccola apertura verso ogni essere umano come ad esempio a Taiwan, primo paese asiatico, ad aver legalizzato il matrimonio egualitario; ma cosa ne pensa la vicina Cina?
Tirate fuori i pop corn Dolcezze!
All In My Family
Documentario diretto, montato e pensato dal giovane regista Hao Wu che segue i diversi momenti cardine della sua vita omosessuale.
Hao Wu, nato in Cina e trasferitosi in America ad appena vent’anni torna nel suo paese natale per documentare la sua famiglia, volta alle tradizioni e all’onore come solo la Cina riesce a dipingere, alle prese con il suo coming out, il compagno Eric e i figli avuti da madri surrogate diverse.
Seppur di appena 40 minuti il documentario presenta un perfetto quadro della visione LGBT che si ha in Cina, una dei paesi più densamente popolati; naturalmente non facciamo di tutta l’erba un fascio, ma l’idea che l’omosessualità sia un’onta è molto diffusa in Cina, costruita su tradizioni miliari volte al nome e l’onore della famiglia.
In Cina l’omosessualità ha una serie di leggi che limita la libertà di espressione e associazione, le coppie omosessuali non hanno nessun diritto e l’omosessualità è ancora considerata un disturbo mentale.