
Livorno ha deciso il 5 giugno di dedicare un parco all’attivista e leader della rivolta di Stonewall e successive Sylvia Rivera in onore dei 50 anni dai moti che hanno dato origine al moderno movimento per i diritti LGBT+.
Il parco è quello di Piazza Anita Garibaldi, in zona Luogo Pio, viale Caprera, e non è il primo luogo nella città ad essere dedicato ad un membro della comunità, in quanto cinque anni fa una via è stata dedicata dalla stessa amministrazione a Pier Paolo Pasolini, ma è la prima volta che un monumento è dedicato ad un attivista della comunità LGBT+.
La dedica alla storica attivista rientra anche in un progetto per eliminare la disparità di genere nei nomi delle strade della città, dedicate nel 94% dei casi a personaggi maschili.
All’inaugurazione erano presenti il vicesindaco Stella Sorgente, l’assessore alla cultura Francesco Belais, la consigliera provinciale Cristina Cerrai, oltre che gran parte della cittadinanza e i rappresentanti delle associazioni all’interno del Tavolo Rainbow.
“Sono orgogliosa di quanto fatto. Il mio impegno per i diritti civili andrà avanti senza sosta anche dai banchi dell’opposizione, perché ho sempre creduto che la nostra città debba distinguersi per il suo spirito libertario e per il rispetto delle differenze” ha commentato Stella Sorgente, dicendosi orgogliosa che sia questa la sua ultima iniziativa da vicesindaco.
L’assessore Belais, inoltre, avrebbe proposto di porre una targa che legga “questo è un tratto di costa LGBTI+ friendly” e che presenti una bandiera arcobaleno sulla spiaggia di Sassoscritto, zona ampiamente frequentata ed amata dalla comunità LGBT locale.
La decisione è stata annunciata pochi giorni prima delle scuse ufficiali della polizia di New York per la retata avvenuta allo Stonewall Inn:
“Penso che sarebbe irresponsabile passare il mese del World Pride e non parlare degli eventi allo Stonewall Inn nel giungo del 1969. So che quello che è successo non dovrebbe essere accaduto. Le azioni intraprese dal Dipartimento di polizia di New York (NYPD) erano sbagliate. Le azioni e le leggi erano discriminatorie e opprimenti, e per questo mi scuso. Prometto alla comunità LGBTQ che questo non sarebbe mai accaduto a New York nel 2019. Dobbiamo, e lo facciamo, abbracciare tutti i newyorkesi” ha infatti dichiarato il capo del NYPD James P. O’Neill.