Torino, aperto sportello di ascolto per persone LGBT+

A Torino aprirà l’11 ottobre, in occasione del coming out day, uno sportello di ascolto LGBT+, che offrirà informazioni per i familiari e sostegno psicologico ai membri della comunità di oltre 40 anni.

L’idea nasce dall’Associazione Ata LGBT+, con cui ha poi collaborato la Circoscrizione IV della città, ricevendo il sostegno del suo presidente Claudio Cerrato.

Spiegando il progetto, la dott.ssa Monica Falchero, psicologa e socia dell’Associazione ha detto:

“Una persona che in età adulta si riscopre e fa coming out come appartenente alla comunità LGBT+ si ritrova a fare i conti con se stessa e con il mondo, un mondo che spesso non ti permette di essere davvero ciò che sei. Da questo deriva l’idea di uno sportello di sostegno e consulenza psicologica dedicato anche a questa fascia d’età”.

 “In una società mossa dall’apparenza e dal timore del giudizio altrui, uno spazio in cui poter esprimere liberamente se stessi, senza paura di esporsi, può rivelarsi fondamentale per il benessere psicologico di chi non è pronto a svelare il proprio sé al mondo” ha spiegato la dott.ssa Aurora Vinci, anche lei membra dell’associazione.

A livello generale, una seduta corrisponderebbe ad un colloquio di cinquanta minuti tra il paziente (o pazienti, per la consulenza di coppia) ed uno psicologo iscritto all’Albo Nazionale degli Psicologi, in cui il paziente potrà sfogarsi, parlare della propria situazione e trovare una soluzione ai problemi; il fine ultimo sarebbe di permettere al paziente di accettare sé stesso e il proprio orientamento sessuale o identità di genere, di riuscire a fare coming out e vivere la propria vita senza nascondere quella parte di sé e di migliorare, ove possibile, il rapporto con i familiari ed informarli maggiormente su questioni legate alla comunità su cui potrebbero essere all’oscuro, permettendo anche a loro, se lo volessero, di poter ottenere un colloquio con uno degli psicologi per comprendere meglio le diverse questioni e capire come supportare al meglio il proprio familiare.

Ha commentato così il progetto la dottoressa Stefania Signorile, presidente dell’associazione e psicologa:

 “L’espressione del proprio orientamento sessuale e/o dell’identità di genere non devono costruire un problema, qualcosa di cui vergognarsi o per cui sentirsi impotenti, ma un’occasione di conoscenza di sé, di cooperazione con la società e di valorizzazione delle proprie caratteristiche”.

Lo sportello sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 19:00 in Via Vado, 8; in via Sant’Antonio da Padova, 12; in Circoscrizione 4 a Torino.

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