
Il video dell’aggressione omofoba ai danni di un ragazzino di Cagliari, che è molto duro e per il quale non consiglio la visione se siete molto sensibili, ha oramai fatto il giro del web (anche a livello mondiale), e no, non ci fa onore, anzi, ci getta un velo di vergogna immensa e lascia in bocca un senso di amaro che non riesco a spiegarmi, e giustificare.
Questo non vuole essere il solito post che riporta la notizia, questa volta mi sfogo, #dicolamia … perché vederlo, e rivederlo, per capirne il perché (incomprensibile), mi ha fatto entrare in uno stato di malessere, di pena, rabbia vera e propria.
VIDEO ELIMINATO DOPO LE SMENTITE DELLA POLIZIA DI CAGLIARI – QUI LA NEWS
Un’aggressione inspiegabile, improvvisa, bestiale (nel senso proprio della BESTIA che aggredisce senza alcuna pietà), brutale, alla quale la vittima (di cui non si conosce ancora l’identità) non riesce a sottrarsi se non dopo aver incassato colpi in faccia che lo faranno sanguinare.
E il carnefice?
Anche la sua identità è ancora nascosta, ma spero venga presto alla luce perché possa essere sottoposto a giudizio penale (sperando che la giustizia faccia davvero il suo dovere!). Un carnefice che si “nasconde” dietro la sua tracotante “mascolinità”, dietro il suo volere essere e sembrare il “maschio alpha” e che per poterlo far notare a tutti, deve aggredire, marcare il suo territorio a suon di schiaffi, calci e pugni perché si sa: i bulli deficienti, ignoranti e idioti fanno così. Non sanno parlare, non sanno cosa voglia dire un confronto alla pari, no. Mettili di fronte ad un dibattito fatto di parole, e il loro microcervello sottosviluppato li farà rintanare e chiudere a riccio.
E che rabbia! Tanta rabbia che ancora non riesco a smaltire: 5 o 6 altri adolescenti che assistono al pestaggio senza muovere un dito, senza battere ciglio, come ebeti senza emozioni, smidollati che si piegano al “maschio” che urla più degli altri e sa battersi i pugni sul petto come un homo-neanderthalensis.
Allora mi chiedo: è questa la generazione futura che dovrà prendere il nostro mondo, le nostre politiche e vite in mano quando saremo vecchi? Ma io la voglio? No! Porca miseria! No, che non la voglio questa generazione inutile e violenta, ed oltremodo ignorante.
Però poi mi fermo un momento, e penso: eppure, questi poveri animali somiglianti al genere umano, da qualcuno avranno preso esempio. L’essere umano imita se non ha istruzione, e con gli ultimi tre decenni in cui il nostro governo ha investito solo sul loro personale guadagno e non sull’istruzione, non sulla sicurezza, se non quella che allontana chi è diverso, indiscriminatamente e facendo di tutta l’erba un fascio; un governo che ha preferito “istruire” le masse ignoranti di italiani con pensieri preconfezionati e pronti all’uso fatti di paura del “diverso” (quello che Freud chiamava unheimlich) per poter poi far loro credere che li si sta proteggendo dalle invasioni, quando ad invadere i nostri pensieri, le nostre case e i nostri portafogli é la politica stessa.
Fin quando allora dovremmo sentire persone a caso giustificare i carnefici di un’aggressione omofoba o di femminicidio con frasi tipo: “sì, ma lui ha fatto il gay in pubblico!”; “ma doveva proprio baciarsi con il ragazzo in piazza e tenersi per mano?”; “ma aveva messo una minigonna attillata” …. siamo seri!?!?
Allora prossima volta che uno fa l’imbecille razzista in pubblico, sono autorizzato a pestarlo a sangue senza che mi venga imputata nessuna accusa?
Politici cari, ciò che ci serve in maniera urgente è una vera legge che ci tuteli, che punisca realmente e in maniera esemplare chi commette tali atti di violenza.
Vogliamo solo poter essere #LiberiDiVivere e #LiberiDiAmare
La legge è necessaria, ma atti di bullismo purtroppo sono difficili da estirpare. E non solo verso i LGBT, ma anche verso gli handicappati etc. Pensa che un tempo si facevano processi non solo alle streghe, ma anche gli animali, magari perché si pensava che fossero esseri demoniaci. Ne abbiamo fatta di strada dal Medioevo (anche se questi fenomeni sono continuati fino al XVIII secolo). Però la strada è ancora lunga. Molto lunga.