
L’innocenza della coppia è stata dimostrata poiché “l’esca” è stata trovata mentre ancora riceveva messaggi dal reale pedofilo.
Una coppia gay è stata erroneamente arrestata a seguito di una soffiata da parte di un gruppo di “cacciatori di pedofili” e il tutto è stato anche trasmesso in streaming su Facebook da Yorkshire Child Protectors (YCP – un gruppo di cacciatori di pedofili).
Jordan e Ben, del West Sussex, stavano visitando Hull per vedere la sorella di Jordan quando si sono trovati di fronte un certo numero di persone fuori casa, secondo il Daily Mail.
L’incidente è stato trasmesso in streaming a oltre 30.000 persone sui social media.
Dopo aver ricevuto soffiate per “abusi e sesso gay”, la polizia è arrivata per arrestare la coppia che si è subito ritrovata a vivere un inferno in terra.
Ben ha detto: “Quando abbiamo parcheggiato la macchina siamo stati accerchiati e bloccati da altre macchine da cui è scesa parecchia gente, e pensavamo di essere aggrediti. Ci hanno prima presi e poi portati per strada dove ci hanno accerchiato per bene per non darci modo di scappare e ci hanno puntato le telecamere in faccia!”
Mentre la polizia indagava sui loro telefoni e i tabulati del loro traffico telefonico, la loro innocenza è stata dimostrata poiché il ragazzino che si pensava essere la vittima dei due, stava ancora ricevendo messaggi dal vero sospetto.
“Alla fine siamo stati rilasciati e il YCP insieme con i cittadini che ci hanno accerchiato e bloccato hanno pubblicato un post per dire che erano dispiaciuti e che avevano sbagliato, chiedendoci scusa”, ha aggiunto Ben, che poi ha aggiunto: “Abbiamo paura delle nostre vite.”
La coppia farà causa allo Yorkshire Child Protectors che ha però subito fatto sapere – a mezzo stampa – che non sono disposti ad assumersi tutta la colpa perché è un caso molto delicato.