HIV: hai fatto il test?

HIV TEST

L’HIV è uno dei tanti virus che rischi di beccarti ogni volta che fai sesso in tutte le sue forme e varianti: completo o anche solo orale, etero o non etero, attivo o passivo, uomo o donna che tu sia. Ma niente panico! Non è così terribile come può sembrare. Se fai il test.

Le possibilità che un corpo sano riesca a contrarre il virus dell’HIV sono relativamente basse. In un corpo che ha assunto un certo tipo di sostanze, il discorso cambia. Alcol e droghe indeboliscono le difese immunitarie in maniera significativa, facilitando così le infezioni (tutte, di ogni tipo). È bene che si sappia questo prima di far chiarezza su un tema sempre attuale. 

Inizialmente, chi contrae l’HIV non avverte un bel niente. Nella stragrande maggioranza dei casi, ad un certo punto però, qualcosa succede. Febbre, diarrea, vomito, dolori muscolari, inappetenza. Una sorta di influenza più bastarda del normale. Oppure, in altri casi, una febbriciattola che arriva silenziosa e indisturbata, mantenendosi sempre bassa ma costante, inarrestabilmente sfiancante fino a diventare insopportabile. È il virus che aggredisce e attacca le difese del sistema immunitario.

Un semplice test può salvare il salvabile ed evitare il peggio, trasformando il problema in qualcosa di assolutamente gestibile.

In caso di contagio recente, si inizia una terapia che consiste in una pillola da prendere a stomaco pieno (tutto qui? sì, tutto qui!). Il farmaco combatte il virus ma non lo fa sparire del tutto. Ne impedisce la proliferazione e la contiene in una quantità così minima da risultare non rilevabile. Per intenderci, è come se il virus continuasse a “figliare” autonomamente e la terapia ne uccidesse “i figli”.

La buona notizia è che i sieropositivi in terapia non sono contagiosi. Se il virus non è rilevabile significa che non è trasmissibile (in inglese undetectable = untransmittable, da cui l’espressione internazionale U = U). Ecco perché, se tutti facessimo il test e iniziassimo le dovute terapie, il virus dell’HIV scomparirebbe in meno di una generazione. 

La cattiva notizia è che, senza test e senza intervenire immediatamente con una terapia farmacologica, l’HIV non tarda a fottere (letteralmente) l’intero sistema immunitario e a trasformarsi in AIDS. A questo punto non si parla più di virus ma di malattia. In quei casi, una semplice terapia farmacologica potrebbe non essere sufficiente e bisognerà procedere con chemioterapie, tanta forza e non poca speranza, per un cammino oltremodo tortuoso e doloroso che si potrebbe tranquillamente evitare. Con un semplice test.

Alessandro Cozzolino, life coach

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