
Ci crediamo esseri razionali ma in realtà siamo perlopiù esseri emotivi. Fateci caso. Quando le nostre emozioni superano un certo grado di intensità, arrivano a confonderci e a farci credere cose che, nella nostra mente, diventano verità assolute. Per poi scoprire che ci eravamo sbagliati. In quei casi, le emozioni superano la ragione e, checché se ne dica, non è affatto una cosa positiva.
I bambini si fanno guidare dalle emozioni, non gli adulti. Permettere ai sentimenti più che alla logica di guidare la nostra vita anche in età adulta è molto meno poetico o romantico di quanto possa sembrare. In realtà, può essere molto pericoloso. Infantilismi e immaturità non sono né un pregio né una virtù. Sono indice di uno sviluppo incompleto. E allora come mai, pur essendo nati prima del 2000, facciamo fatica a essere e comportarci da persone mature e adulte?

Qualcosa in (molti di) noi è rimasto sottosviluppato. Chi ha subito attacchi omofobici in un’età così delicata come la preadolescenza e adolescenza continua a vivere le conseguenze di quella tortura nella vita di tutti i giorni. Si tratta di ripercussioni oltremodo negative che vanno dalla paura all’ansia, dalla vulnerabilità alle droghe al sesso compulsivo, dalla costante sensazione di inadeguatezza alla distorsione della realtà.
Premesso che è assolutamente normale vivere emozioni fluttuanti che vanno dall’euforia alla tristezza anche nell’arco di una stessa giornata, una persona mentalmente sana ed equilibrata riesce, senza particolari difficoltà, a identificare le proprie emozioni, a comprenderle, regolarle ed esprimerle in maniera funzionale.
Tuttavia, per chi ha subito traumi importanti (come nascere, vivere e crescere in un ambiente altamente omofobico), le emozioni molto intense come rabbia, tristezza e paura interferiscono pesantemente nella vita di tutti i giorni. Ne falsificano la percezione e rendono difficile, se non impossibile, persino lo svolgimento delle regolari attività quotidiane.
Quando mancano gli strumenti di gestione delle emozioni (che in linea di massima si acquisiscono durante una sano processo di crescita e sviluppo psicoemotivo), la vita diventa un inferno. Maggiore è l’intensità di certe emozioni dette “perturbatrici”, maggiore sarà la distorsione della realtà che si vive.
Quando siamo innamorati, tutto ci sembra bellissimo. Se siamo depressi, ci sembra tutto grigio. Quando siamo in preda all’ansia o alla paura, ogni minima cosa ci appare come una minaccia. Chi non ha potuto sviluppare un corretto uso delle emozioni e della logica, soffre di più e in maniera più dolorosa perché è sempre tutto ingigantito. Come nella mente dei bambini.

La buona notizia è che certi strumenti si possono acquisire. Non è facile né veloce né indolore, ma col tempo, la pratica e il giusto allenamento mentale possiamo uscire da certi schemi altamente limitati e limitanti.
Onde evitare di prendere decisioni di cui ci pentiremo, di reiterare comportamenti compulsivi, di vedere la realtà in maniera alterata e distorta, dobbiamo insegnare alla nostra mente a prendere il controllo sulle nostre emozioni. Se non lo facciamo, saranno le nostre emozioni a controllare noi, impedendoci di crescere, maturare e vivere da persone veramente adulte.
Alessandro Cozzolino, life coach