Adam Castillejo è la seconda persona al mondo a guarire dall’HIV.

La seconda persona al mondo ad essere guarita dall’HIV ha rivelato pubblicamente la sua identità per la prima volta.

Si tratta del londinese Adam Castillejo, 40 anni, che secondo quanto riferito dalla BBC, sarebbe guarito dall’HIV in seguito a un trattamento con cellule staminali per un cancro.

Adam si aggiunge al paziente di Berlino che è stato dichiarato guarito dal virus nel 2011, tre anni dopo aver subito un trattamento simile.

Adam Castillejo ha dichiarato: “Rivelando pubblicamente la mia identità e la mia storia, spero di aiutare a migliorare la comprensione delle persone, della scienza e dell’HIV in generale. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato in questo viaggio, in particolare il mio team medico all’Hammersmith Hospital senza il quale non sarei qui oggi.”

Castillejo, nato in Venezuela, ha contratto l’HIV un anno dopo essersi trasferito a Londra nel 2003. Nel 2012, purtroppo, gli è stato diagnosticato il linfoma di Hodgkin e nel 2016 è stato sottoposto a un trapianto di cellule staminali del midollo osseo per curare la malattia utilizzando cellule di un donatore con una rara mutazione genetica che resistesse all’infezione da HIV.

A seguito del trapianto, Castillejo ha smesso di usare i farmaci antiretrovirali – usati dalla maggior parte dei pazienti per tenere la viremia sotto controllo –  ed è stato in remissione per 30 mesi , ovvero “senza virus vitale nel sangue, nei fluidi cerebrali, nei tessuti intestinali o linfatici”, stando a quanto affermano i medici.

Se il successo del trapianto di cellule staminali rappresenta un enorme passo avanti nella lotta contro l’HIV, i medici e i ricercatori hanno sottolineato che le difficoltà legate alla procedura, indicano che non può essere considerato un’opzione terapeutica per la maggior parte delle persone affette dall’HIV.

La professoressa Ravindra Kumar Gupta, dell’Università di Cambridge, ha dichiarato alla BBC News:

“È importante notare che questo trattamento curativo è ad alto rischio e usato solo come ultima risorsa per i pazienti con HIV che hanno anche neoplasie ematologiche potenzialmente letali. Pertanto, questo non è un trattamento che può essere ampiamente offerto ai pazienti con HIV che sono in un trattamento anti-retrovirale di successo.”

I ricercatori hanno anche sottolineato che Castillejo continuerà a essere monitorato nel caso in cui il virus dell’HIV ritorni, ma Adam afferma di sperare che il suo caso serva da faro di speranza per gli altri.

Intervistato dal New York Times, Adam ha dichiarato: “Questa è una posizione unica in cui trovarsi. Voglio essere un ambasciatore di speranza. Non voglio che la gente pensi: ‘Oh, sei stato scelto.’ No, è solo successo. Quando è successo, probabilmente ero nel posto giusto, al momento giusto.”