Covid-19 e Gay Pride 2020: preoccupazioni, rinvii e decisioni sofferte.

Covid19 gay pride 2020

La salute di ogni cittadino e del popolo LGBT+ prima di tutto.

La pandemia da Covid-19 ha richiesto e sta richiedendo a noi tutti grandi sforzi e sacrifici – che sono minimi se li compariamo allo sforzo e al sacrificio del personale medico che sta lottando fino allo stremo delle forze contro questo virus – e per questo, è necessario anche prendere decisioni sofferte per un bene più grande.

London Pride 2020 rimandato

Gli organizzatori hanno annunciato la decisione in una dichiarazione rilasciata oggi 23 marzo in cui affermano che la salute e la sicurezza della comunità LGBT+ sono la loro “massima priorità”.

L’evento, che doveva svolgersi il 27 giugno 2020, e che attira in genere più di un milione di persone nella capitale britannica, è stato dunque posticipato a data da comunicare. Comunicazione che sicuramente verrà fatta non appena la situazione attuale darà la possibilità di fare previsioni di “ritorno alla normalità” più certe.

É una situazione che tocca quasi tutto il mondo e che giorno dopo giorno – se non ora dopo ora – evolve e ci costringe a riadattare tutti i nostri piani, anche quelli a lungo termine.

E in Italia?

Per ora non sono ancora arrivate comunicazioni o notizie certe su cancellazioni, rinvii o cambi di programma possibile alle date confermate dell’Onda Pride.

Gli organizzatori per ora hanno confermato le stesse date per ogni evento, e sulle loro pagine FB (e siti internet) non figurano comunicazioni in merito.

Sarà forse il caso di ripensare seriamente a questi eventi, alla salute di ogni cittadino (soprattutto quelli LGBT+) e rimandarli a tempi migliori?

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