
“L’amore è un processo emotivo, la compatibilità è un processo logico. Non è detto che vadano sempre di pari passo.” — Mark Manson
Solo perché sentiamo le farfalle nello stomaco per qualcuno che ci piace tanto, non significa che potrà andar bene per noi a lungo termine. Se non c’è compatibilità, non andremo molto lontano. E seppure dovesse accadere, sarebbe un inferno.
Spesso accade di innamorarci di qualcuno che non ci tratta bene, ci sminuisce o manca di rispetto. Qualcuno con una serie di problemi e una vita parecchio disfunzionale. Qualcuno che non saremo in grado di salvare ma che ci rovinerà su più livelli, non solo emotivo o psicologico. All’inizio ci si piace e sembra tutto troppo bello per essere vero. E infatti spesso non lo è. Dopo qualche giorno o settimana, ci si chiede cosa è andato storto. La risposta, quella vera, è che è andato tutto storto ancor prima che il rapporto iniziasse.
Che ci piaccia o no, quando iniziamo una relazione con uno sconosciuto faremmo meglio a usare la testa, non solo il cuore (o altro!). Se desideriamo costruire qualcosa che vada oltre la scopata di una notte, dobbiamo prendere in considerazione una serie di fattori che all’inizio tendiamo spesso a sottovalutare. Che tipo di priorità e valori ha l’altro? Come tratta se stesso? Come tratta i suoi cari? Che genitori ha avuto? Quali ambizioni nutre? Come vede il mondo, la vita, il futuro? E soprattutto, come vive il suo presente, le sue giornate, la sua quotidianità?
Le vere risposte a queste come ad altre domande non sono parole ma fatti. Niente come i comportamenti, le azioni e le reazioni ci mostrano chi siamo noi e chi sono gli altri per davvero. Quasi sempre però gli sbalzi e le alterazioni ormonali che viviamo durante l’infatuazione ci mostrano un quadro che corrisponde più alle nostre proiezioni che alla realtà. Per quanto forte possa essere il sentimento che proviamo, sarebbe meglio mantenere un minimo di lucidità e usare la logica. Vivere il momento di euforia emotiva e ormonale sarà anche piacevole, ma potrebbe serbare cattive sorprese. È sicuramente vero che al cuor non si comanda, ma scegliere di assecondarlo può essere poco saggio.
Con questo non intendo dire che bisogna rinunciare al piacere dei primi incontri, anzi. Dico solo che, prima di investire tanto o addirittura troppo in un amore appena sbocciato, sarebbe meglio testare se c’è compatibilità e capire se ci stiamo innamorando di una persona o di una fantasia.
Alessandro Cozzolino, life coach
Ho avuto finora un’unica “relazione”. E da subito ho percepito che qualcosa non andava tra noi due. È durata tre mesi, giusto un’estate, ci vedevamo solo di sabato e non c’era ragione di trattenerlo per il weekend. Ci telefonavamo tutti i giorni. Più di una volta durante i nostri appuntamenti telefonici lo sorpresi ubriaco. Alterato al punto che non mi riconosceva. Gli ho espresso la mia preoccupazione è la necessità di spiegazioni. Mi spiaceva sentirlo in quello stato. Lui non ne volle sapere e dolorosamente interruppi la nostra ancor giovane relazione.
Marco, grazie per il tuo commento. Purtroppo non mi racconti nulla di nuovo. Nel mio ulrimo libro “Volevo Solo Essere Felice – L’omosessualità raccontata da un omosessuale” ho dedicato un intero capitolo alle dipendenze da sostanze come alcol e droga. La cosa peggiore e più grave è che chi soffre di certi problemi fatica ad ammetterlo. In quesi casi, la scelta più saggia è allontanarsi al più presto, perché tanto non sei tu a tirarli su ma loro a trascinarti giù. Per quel che può valere, ti consiglio di non gettare la spugna. Fortunatamente le belle persone esistono, sono più rare delle mosche bianche ma esistono. Non perdere la speranza solo perché hai avuto una o più esperienze negative. Un abbraccio