“I single? Egoisti, squilibrati e sfigati!” Davvero?

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La nostra società ci vuole tutti in coppia. Se non hai una relazione, sei strano, probabilmente stronzo e di sicuro hai qualche problema. Chi ha una relazione è realmente più sano e felice di chi è single?

Le persone si innamorano e si disamorano più volte durante la propria esistenza. Fa parte di una normale vita affettiva, anche se non a tutti piace riconoscerlo. Non c’è niente di sbagliato, patologico o riprovevole nel disamorarsi e tornare single per un po’. A conti fatti, nella nostra vita passiamo più tempo da soli che in coppia con qualcuno.
Le nostre primissime relazioni sentimentali sono banchi di prova per noi stessi, il nostro concetto di amore e le nostre capacità relazionali in coppia. All’inizio partiamo carichi di aspettative e zero esperienza e, in linea di massima, finiamo per collezionare una serie di insuccessi e scottature. Quando ci rendiamo conto dei nostri errori, quando capiamo cosa significa davvero la parola amore e formare una coppia, le nostre relazioni cambiano, maturano, funzionano meglio e più a lungo. O almeno dovrebbero. 
Ma non è di relazioni che stiamo parlando. Per quanto inopinabile e indiscutibile sia il fatto che passiamo diversi anni della nostra esistenza non in coppia ma da soli, molti di noi sono parecchio impreparati a vivere da single. Secondo diverse statistiche  — a furia di cercare l’amore, trovare quello giusto, aspettare di essere pronti per una convivenza o il fatidico sì — le probabilità di rimanere soli a vita o temporaneamente si avvicinano al 50 per cento, soprattutto nelle grandi città. 
Dati alla mano, sarebbe preferibile arrivare preparati a vivere single e felici. Ma ai più risulta difficile. In tanti si sentono in difficoltà per il fatto di non avere una relazione o una vita a due in una società che sembra pretendere che tutti debbano necessariamente essere in coppia. Sono in tanti a credere che avere una fidanzato sia meglio di non averlo. 
Secondo più di qualcuno, chi è in coppia è come se fosse psicologicamente più adattato, in pace, risolto. Per non parlare di chi ritiene che la persona in coppia — soprattutto il gay — sia moralmente superiore a chi è single. È oltremodo diffusa la convinzione secondo la quale se sei single, un problema serio devi avercelo per forza. Di sicuro sei uno che non vuole responsabilità, non vuole crescere. Sei senz’altro un egoista con significative problematiche a carico, con cui nessuno sano di mente vorrebbe mai avere a che fare. Pertanto se sei single, o sei uno stronzo o uno sfigato o tutt’e due le cose.
Ovviamente si tratta di pregiudizi che si accompagnano a una serie di superstizioni tipiche dell’amore romantico. Una su tutte è che se sei una brava persona, se ti comporti bene, di sicuro troverai l’ammooore. Davvero c’è qualcuno che crede che solo per il fatto di essere “un bravo ragazzo” l’universo farà in modo di ricompensarlo e gli farà trovare la sua dolce metà? Non vi sembra una convinzione un tantino irrealistica e infantile?
Infatti, è una cazzata. Come lo è credere che una coppia sia necessariamente formata da due persone risolte e sia costantemente felice. Eppure le relazioni tossiche, di dipendenza, di codipendenza, di corna, sono sotto gli occhi di tutti ed estremamente numerose, per non dire la maggioranza. Se avere un fidanzato o un marito garantisse il e vissero per sempre felici e contenti, non esisterebbero separazioni e divorzi. 
La vera felicità consiste nel vivere senza conflitti con se stessi prima che col fidanzato, il marito, lo scopamico o l’amante. Un conto è passare dei momenti di solitudine desiderando qualcuno al proprio fianco. Altra storia è credere che per essere felici sia imprescindibile avere una storia d’amore. L’unica relazione con quel potere è la relazione che ciascuno ha con se stesso. Gli altri non c’entrano.
Alessandro Cozzolino, life coach

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