
Il testo verrà discusso il prossimo mercoledì 17 Giugno 2020.
In anteprima italiana, Simone Avilla – giornalista de L’Espresso, è riuscito ad avere il testo integrale del DDL contro l’Omo-transfobia che verrà presentato alla camera il prossimo martedì e discusso il giorno seguente.
Diamo subito un’occhiata al testo
Quindi, leggendo anche velocemente il testo, si capisce subito che l’intulissimo allarme lanciato ieri dai vescovi della CEI non ha alcun fondamento.
Ma capiamo meglio insieme di cosa si tratta.
- Il DDL in questione modifica gli articoli 604-bis e 604-ter del nostro codice penale, inserendo così l’orientamento sessuale e l’identità di genere nell’impianto giuridico che regolamenta i reati e i discorsi d’odio che fino ad oggi si rifanno solo a ciò che concerne etnia, razza e religione;
- Le persone LGBT+ diventano quindi protette da una legge che le vede vulnerabili, ragion per cui, qualora dovessero essere vittime di omofobia-transfobia, si avrà la possibilità di accedere ad un patrocinio gratuito da parte dello stato, che si farà carico delle spese legali;
- Istituire l’organizzazione di incontri e cerimonie per la giornata del 17 Maggio – IDAHOT – che mirino a promuovere cultura, inclusione e accettazione volti a contrastare violenze e discriminazione di genere;
- Creare misure specifiche per contrastare e prevenire gli atti di discriminazione legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere, come proposto nell’articolo 7 e 8. Questo quindi incrementerebbe di 4 milioni di euro annui il fondo delle politiche dei diritti e delle pari opportunità, permettendo così l’istituzione di centri contro le discriminazioni sparsi sul territorio italiano;
- Il costo annuo totale di questo DDL contro l’omosessualità-transfobia sarebbe di 6 Milioni di Euro, ragion per cui anche l’impatto economico di una legge così fondamentale, sarebbe minimo per uno stato che permette spese inutili a partiti politici dannosi e inutili.
Non esisterebbe dunque una possibile incostituzionalità della legge in quanto questa, purtroppo, NON prevede il reato di propaganda di idee, ragion per cui, cari vescovi nazi-cattolici, sia voi che i vostri amichetti omofobi, potrete ancora offendere la nostra comunità, ma attenzione, qualora queste offese sconfinino nella diffamazione – il che è facile – allora sarete perseguibili secondo legge.