Legge Omotransfobia: gli omofobi stanno per vincere di nuovo!

Maggioranza ed opposizione in pieno accordo per sancire il diritto di discriminare ed essere omofobi.

Da oggi, caso mai dovesse essere approvato il testo di legge così come appena modificato da maggioranza e opposizione, anche tu potrai essere omofobo e offendere il popolo LGBT+ senza alcuna ritorsione legale!
Eh sì! Perché se “L’Italia è un Paese che non discrimina!”, allora non ha senso la marea di contestazioni alla proposta di legge contro l’omotransfobia che stiamo vedendo arrivare dalle destre e dai cattofiscisti in politica e non. Tra i primi a contestare la proposta di legge è proprio Matteo Salvini che continua in pieno stile negazionista a spostare l’attenzione su altro, arrivando a farfugliare assurde prese di posizione come affermare che non c’è nessuna differenza tra un reato per omofobia o per eterofobia (fenomeno che nemmeno esiste). Senza dimenticarci il caro e fastidiosissimo Pillon e la sua amichetta del cuore, la dolce ragazza madre che però si batte per la famiglia tradizionale, la sempre paladina del fascismo, Giorgia Meloni. Ah, certo… non dimentichiamoci quei bravi ragazzi e uomini di Phede della Conferenza Episcopale Italiana che di famiglia ne sanno moltissimo e di tutela dei minori ne sanno TANTISSIMO.
Come riportato anche da GayPress.it: “Solitamente quegli individui che si esprimono contrari (rifiutano o non accettano) all’esistenza di una specifica comunità, all’interno di una società, come quella afroamericana o proprio quella LGBT+, sono per definizione razzisti, nel primo caso, omofobi, nel secondo. Mostrano cioè un atteggiamento discriminatorio. Possiamo interrogarci se essere omofobi o razzisti debba essere perseguibile dalla legge e in che modo. A questo punto arriva l’emendamento Costa di Forza Italia a supporto delle destre, a cercare un compromesso con il testo unificato sull’omotransfobia. L’emendamento votato dalla maggioranza con Forza Italia (prove tecniche di una nuova maggioranza?) recita così: «Ai sensi della presente legge, non costituiscono discriminazione, né istigazione alla discriminazione, la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee e alla libertà delle scelte». ”
Cosa che ci sorprende con amarezza – e non poco – è proprio che l’On. Cirinnà e Boldrini pare abbiano dapprima elogiato la modifica come una vera e propria miglioria, e poi abbiano ritrattato – una volta che diverse associazioni LGBT+ italiane hanno fatto notare loro questo tentativo di modifica – dicendo che in effetti (e non ci voleva molto a capirlo, eh!) questa modifica peggiorava solo il testo, di per sé già debole e senza alcuna tutela per il popolo LGBT+ che ancora può vedersi deriso, offeso e vittima di razzismo senza che chi lo faccia possa essere punito a norma di legge.
Per ora, nulla di fatto, la legge resta da rivedere e noi staremo – come da 30 anni a questa parte – ad aspettare che qualcosa di buono succeda in quel parlamento Italiano che tanto ci ha deluso fino ad oggi!
 

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