
L’omofobia allo stato puro.
“Sì, abbiamo approvato una legge che vieta la propaganda dell’omosessualità tra i minori. E allora? Lasciamo che le persone crescano, diventino adulti e poi decidano i loro destini. “
Blue skies, sunny days and ?️?? flag to mark #pridemonth @CanadaRussia
#LGBTI are #humanrights and #humanrights are #universal #GlobalPride! pic.twitter.com/8snMOU5e7Y— Canada in Russia (@CanadaRussia) June 27, 2020
Questo è ciò che Putin ha detto durante il mese del pride, quando gli è stato detto che l’ambasciata americana stava sventolando una bandiera arcobaleno dalle finestre, ma ora le cose sono diventate formali e il ministero degli Esteri russo ha inviato un reclamo ufficiale alle ambasciate britanniche, statunitensi e canadesi per dopo che esse hanno esposto una bandiera arcobaleno durante il mese dell’orgoglio gay.

Il legislatore della Duma di Stato, Vasily Piskarev ha confermato che erano state inviate note di protesta a quelle ambasciate a Mosca in quanto non rispettavano la legge che non consente alcuna “propaganda gay” nei territori russi.
In un Paese in cui i diritti LGBT+ non esistono, almeno i rappresentanti di alcuni paesi socialmente avanzati mostrano amore e rispetto, insieme al sostegno alla comunità LGBT+ di Mosca e di tutto il mondo.